Il fenomeno dei baby influencer: dalle pappine ai like è un attimo

Sono diversi i baby influencer del social system che contano migliaia di followers, capi firmati e passeggini all'ultimo grido

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Dalle pappine ai like è un attimo: il fenomeno dei baby influencer dilaga in Italia. In America impazzano le neo-star da far invidia alle fashion blogger. Le loro prime parole non sono “mamma” e “papà” ma bensì “like” e “followers”. E’ questa l’infanzia dei baby influencers, le vere nuove star del web che iniziano a comunicare con il mondo social sin dal primo gemito. Il mondo social ormai è diventato un labirinto dove ad ogni angolo si incontra un influencer, un modello di stile. C’è un’ulteriore novità per il mondo della comunicazione social: se fino a qualche tempo fa eravamo abituati a veder posare Chiara Ferragni, Chiara Nasti o Giulia De Lellis con abiti da capogiro super firmati, adesso dobbiamo fare i conti con i bambini, sin da neonati, o meglio, “da neo-influencer”.

Baby influencer, pannolini e seggioloni

Uno scatto studiato, fatto da professionisti con un vestitino delle grandi griffe può costare anche migliaia di euro. Oggi i più piccoli sponsorizzano pannolini, seggioloni, linee di pappine dettando il diktat dello stile anche per crescere e diventare grandi. Sono diversi le baby stelle del social system che contano migliaia di followers, capi firmati e passeggini all’ultimo grido; uno su tutti è Leone Lucia Ferragni, l’incredibile primogenito Ferragnez che fa impazzire sul web. Non ha ancora un’account Instagram ma pagine dedicate create dai fan che raccolgono scatti postati dalla mamma influencer Chiara delle sue torte di compleanno, i suoi giochi, le feste a lui dedicate ed i suoi abitini.

Piccoli divi del digitale

Un mondo a parte, insomma, quello dei piccoli divi del digitale che, con grandi papà e mamma manager, permettono conti da capogiro e sicuramente lusso alle proprie famiglie. Nonostante ci siano esempi in casa di star proprio come Leone il fenomeno imperversa nel mondo in maniera travolgente, sono tantissimi gli esempi: Coco (coco_pinkprincess), a 8 anni e quasi 700mila follower, è una delle icone di stile giapponesi e dichiara di scegliere i suoi look da fashion victim da sola. Come le modelle più blasonate, negli scatti fatti dai genitori non sorride quasi mai. Laerta, 8 anni, vive a Londra e sul suo account Instagram (Fashion Laerta) conta 1,2 milioni di follower e un guardaroba da fare invidia a qualsiasi fashion blogger. Tra occhiali di sole, gonne, scarpette costosissime e borse vanta un armadio da capogiro da far invidia alle più potenti icone del mondo web.

Mamme manager

Tra le fila, anche Valentina Carpi, una bimba italo australiana che contava 20mila followers fin quando il profilo non è stato hackerato. La mamma manager, però, non ha mollato la presa e ne ha creato un altro, Sweetlittlestory, recuperando ben 156mila seguaci, dove tutti la famigliola appare felice, proprio come in una pubblicità del Mulino Bianco, solo che qui i bambini non mangiano merendine ma…like.

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Mi chiamo Annalibera Di Martino e vivo a Castellammare di Stabia. Nutro da sempre una forte passione per la musica italiana, a tal punto che all’età di appena 7 anni ho iniziato a studiare canto e pianoforte ed a 16 anni ho partecipato a concorsi nazionali come il Premio Mia Martini con un brano inedito intitolato “Il tuo sorriso” o come il Premio Mogol interpretando “E la luna bussò”. Mi sono avvicinata alla tradizione nazionale musicale con studi di settore, infatti sono laureata in Discipline delle arti visive, musica e spettacolo (DAMS) con una tesi sul Festival di Sanremo. Sono studiosa autodidatta di Sanremo da circa 8 anni ed ho partecipato, tra gli altri, alla 68° edizione del Festival come giornalista nella Sala Stampa Lucio Dalla. Mi sono iscritta ad un master in giornalismo e collaboro già da un anno con diverse testate locali. Mi occupo principalmente di politica, cronaca ed ovviamente terza pagina.