Quella foto proibita finita sui social: Giuseppe Conte, un selfie tira l’altro

Sicuramente il premier è stato davvero un "Conte" a scattare la foto con dei ragazzi entusiasmati dalla sua presenza, ma soprattutto dal suo operato

0
1667

Un selfie tira l’altro anche alla Camera. Un selfie però a Roma può costarti caro, anche una figuraccia con il premier. E’ quello che è successo subito dopo un question time a Giuseppe Conte.

giuseppe conte selfie

Appena uscito dall’emiciclo il presidente del Consiglio è stato avvicinato da un gruppo di deputati/attivisti pentastellati per una foto. Un momento di gioia immortalato in uno scatto che ha fatto trapelare l’emozione dei ragazzi in posa accanto ad un’autorità politica in quota 5Stelle. Un ricordo indelebile, forse anche perché vietato.

Difatti alla Camera è vietato scattare foto nel Transatlantico. Sarebbe rimasto nel cassetto dei ricordi se non fosse stato per la deputata grillina Carmen Di Lauro che quel momento l’ha postato sui social. Parole piene di orgoglio quelle della stabiese che accompagnano lo scatto: “Il nostro Conte. Non ho potuto fare a meno di salutarlo e ringraziarlo. Capitemi, sono cresciuta con Berlusconi capo del Governo. Traumatico. Grazie presidente, stai restituendo al nostro Paese cose che avevamo dimenticato: la dignità, la credibilità, il rispetto“.

Sicuramente il premier è stato davvero un “Conte” a scattare la foto con dei ragazzi entusiasmati dalla sua presenza, ma soprattutto dal suo operato. Un vero nobile. Un momento incredibile che però poteva e doveva rimanere segreto, silenzioso e privato. O meglio, mai scattato.

Seguici sui nostri canali social per restare sempre aggiornato!

FacebookTwitterInstagram

CONDIVIDI
Articolo precedente“Un equo finanziamento”…per l’editoria: l’inchiesta di Report
Articolo successivoPronto a partire Open, il giornale online di Enrico Mentana
Mi chiamo Annalibera Di Martino e vivo a Castellammare di Stabia. Nutro da sempre una forte passione per la musica italiana, a tal punto che all’età di appena 7 anni ho iniziato a studiare canto e pianoforte ed a 16 anni ho partecipato a concorsi nazionali come il Premio Mia Martini con un brano inedito intitolato “Il tuo sorriso” o come il Premio Mogol interpretando “E la luna bussò”. Mi sono avvicinata alla tradizione nazionale musicale con studi di settore, infatti sono laureata in Discipline delle arti visive, musica e spettacolo (DAMS) con una tesi sul Festival di Sanremo. Sono studiosa autodidatta di Sanremo da circa 8 anni ed ho partecipato, tra gli altri, alla 68° edizione del Festival come giornalista nella Sala Stampa Lucio Dalla. Mi sono iscritta ad un master in giornalismo e collaboro già da un anno con diverse testate locali. Mi occupo principalmente di politica, cronaca ed ovviamente terza pagina.