Notizie 12 maggio 2025: buongiorno così così da Effequadro! Le principali notizie, in pillole, per cominciare la giornata.
Notizie 12 maggio 2025 – Buongiorno così così
Air Force One – Dazi – Edan Alexander – Istanbul

Un Boeing 747 di lusso per Donald Trump
Giornate di grandi, grandissime fibrillazioni internazionali. Il presidente Usa Donald Trump deve stare proprio dietro a tutto: di mezzo c’è il futuro del mondo, degli Stati Uniti, di intere popolazioni in pericolo. Dev’essere veloce e stare al sicuro.
E, soprattutto, non è possibile continuare ad usare aerei risalenti all’inizio degli anni ’90. Così, tra le priorità, c’è quella di sostituire il suo vecchio Air Force One. Pronto a “donare” (con molte polemiche al seguito) un nuovo aereo presidenziale al tycoon c’è il Qatar. Sul piatto che un Boeing 747 di lusso, che andrebbe sostituire l’antiquato Boeing 747-200B personalizzato per uso presidenziale, dotato di apparecchiature di comunicazione speciali e salotto, ufficio e sala conferenze.
Novanta giorni anche per la Cina
Trump potrebbe essersi talmente rasserenato grazie alla notizia del nuovo velivolo in regalo che avrebbe deciso di sospendere per 90 giorni i dazi scatenati contro il rivale (commerciale) cinese. Washington e Pechino hanno negoziato a Ginevra, in Svizzera, per tutto il fine settimana. La Cina ha così strappato un piccolo passo indietro a stelle e strisce. Stop momentaneo all’ordine esecutivo del 2 aprile riguardante 24 punti percentuali.
Anche Pechino dal canto suo adotterà misure amministrative necessarie per sospendere o rimuovere le contromisure non tariffarie adottate nei confronti degli Stati Uniti dal 2 aprile 2025. Cina e Usa introdurranno tali misure entro il 14 maggio. Ed entro tale data finalmente si parleranno “normalmente”. Grazie ad un meccanismo di consultazione per far avanzare le discussioni sulle relazioni economiche e commerciali.
L’ostaggio israelo-americano Edan Alexander
Passo indietro sulla guerra (ed aerei fermi) poi a Gaza, dove si attende la liberazione, da parte di Hamas, dell’ostaggio israelo-americano Edan Alexander. Tel Aviv ha bloccato i suoi voli di ricognizione, droni e aerei da guerra, così come le operazioni di combattimento, per creare un corridoio sicuro per il trasferimento e la consegna di Edan. Quest’ultimo è nelle mani delle Brigate Al Qassam, braccio armato del movimento islamista palestinese.

Il tutto sta avvenendo dopo che Israele aveva annunciato una nuova operazione nella Striscia. Il premier Benjamin Netanyahu, però, si trova in un complicato momento a livello internazionale, accusato da mezzo mondo di stare di fatto affamando i civili di Gaza come arma di guerra contro Hamas.
Ci vediamo a Istanbul, mi raccomando
Nel fine settimana si è mossa anche la Coalizione dei volenterosi, riunitasi a Kiev. La grande novità è che c’è la possibilità che giovedì 15 maggio potrebbero incontrarsi a Istanbul, in Turchia, Volodomyr Zelensky e Vladimir Putin. La proposta del leader ucraino di un cessate il fuoco a partire da questa mattina, però, si è scontrata con un attacco di più di cento droni russi che hanno attaccato obiettivi a Kiev. Nella speranza che il vertice effettivamente abbia luogo, non possiamo immaginarne gli sviluppi.

Sull’Air Force One di Trump, vecchio o nuovo che sia, non saliranno mai né Zelensky né Putin. Ma probabilmente l’aereo presidenziale qualche volo di ricognizione sulla bella Istanbul lo compirà lo stesso.