Ma il cielo è sempre più blu, non a Roma, non con Salvini e non alla manifestazione della Lega. La famiglia di Rino Gaetano non ci sta e dice basta alla speculazione sulla discografia del cantautore calabrese per fini politici. Ieri Anna Gaetano e suo figlio Alessandro, rispettivamente figlia e nipote di Rino, hanno protestato a seguito dell’ennesimo tentativo di strumentalizzazione della canzone “Ma il cielo è sempre più blu”.

Domenica Piazza del Popolo cantava Vasco Rossi, ma anche il successo del 1975 di Gaetano. Una chiamata alla Sony, dopo l’utilizzo a loro detta improprio del brano con il leader del Carroccio. “Nel corso degli anni è capitato più volte che le canzoni e l’immagine di Rino venissero usate da parte di diversi schieramenti. Questo è solo stato l’ennesimo episodio che ci viene segnalato in questi anni e di cui siamo stufi. – dichiara Anna Gaetano – Fosse stato chiunque altro l’avremmo pensata allo stesso modo. Rino non è di destra né di sinistra, non ha colori politici. Perché devono farsi forza usando lui e la sua musica? Non ci è mai piaciuto. Anzi, ogni volta che ci hanno invitato a parlare o cantare su un palco abbiamo chiesto di togliere le bandiere del partito di turno. Non critichiamo nessun messaggio, semplicemente ci sembra scorretto politicizzare la sua musica. Rino non era d’accordo neanche allora. Ha suonato alcune volte alla Festa dell’Unità, ma lui era solo a favore del popolo e contro chi tradiva i suoi ideali”.
Nessun rancore nei confronti di Matteo. La famiglia può passare su tutto, anche sulla cover della Ferreri nel 2009, ma dice no alle bandiere con Alberto da Giussano, i manifesti con slogan come prima gli italiani e gli attivisti di Via Bellerio. È il caso di dire che Rino Gaetano “non ci sarebbe stato” alla manifestazione della Lega.
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