A questa domanda, gli amici di Jep Gambardella, da ragazzi, davano sempre la stessa risposta: “La f..sa”.
I tifosi del Napoli, in barba ad ogni etichetta virile, rispondono invece: “Antonio Conte”.
La domanda è: “Che cosa ti piace di più veramente nella vita?” Siamo destinati a soffrire. Siamo destinati ad essere tifosi ansiosi.

Siamo ancora immersi nell’inebriante Grande Bellezza del trionfo. Nella felicità del mare azzurro di passione che ha inondato la città ed il mondo intero in questi giorni di giubilo dentro il quale vogliamo nuotare a lungo. E però…
Però se in qualche modo ci eravamo messi l’animo in pace rassegnandoci all’idea che AntonioContesempresialodato aveva ormai deciso di approdare in lande scolorite, l’esito della fumata grigia (e non nera) al termine del conclave laico celebrato ieri a Roma nella cappella aureliana, dopo la visita a Papa Leone XIV che a questo punto un mezzo miracolo già l’ha compiuto, ci ha gettato in un nuovo stato di agitazione.
AntonioContesempresialodato: non voglio lasciare niente di intentato
Resta o non resta, questo è il dilemma. Arrivati a questo punto, però, non voglio lasciare niente di intentato. E se è vero che il grande condottiero si è preso qualche ora per riflettere, io lo voglio aiutare mettendo sul piatto elementi che, magari, lui non tiene nella giusta considerazione. Prima cosa: te la senti di far pigliare collera, oltre a milioni di tifosi che non sanno più come dirtelo dopo l’invasione della città per cielo, mare e terra, anche alcuni tra tuoi i più fidati amici, collaboratori e persone a te care?
Jamm… pensaci bene AntonioContesempresialodato. Vogliamo pensare a Lele Oriali? ‘O guaglione ha detto chiaro e tondo che a Napoli si trova bene e vorrebbe restarci. Si è integrato perfettamente nel tessuto sociale al punto tale che l’hanno riconosciuto a via dei Tribunali mentre serviva sarchiaponi e limonate a cosce aperte. Pare che per la sua azione di promozione, costante, sincera ed instancabile, gli verrà conferito il titolo di ambasciatore di Napoli nel mondo.

Non sei stato tu l’artefice del suo arrivo sulle sponde di Partenope, il responsabile di questa nuova e prestigiosa dimensione? Tieni il coraggio di abbandonarlo uno così? Guarda che poi te lo porti sulla coscienza quando cade in depressione.
Romelu Lukaku. La scorsa estate Big Rom stava programmando in tutta serenità le vacanze da fare in giro per il mondo nei prossimi 100 anni. Gli mancava solo qualche nome da aggiungere alla lista degli amici più componenti. L’hai chiamato tu o l’ho chiamato io a Romelu Lukaku? Anche in questo caso ti sei preso la responsabilità e hai fatto sfumare il progetto holidays in the world.
Lukaku ha risposto subito “presente” pur sapendo che “amma fatica’” nel suo caso sarebbe diventato amma fatica’ a zeffunnu ‘e beveruni per scennere chella panza con cui si era presentato a Castelvolturno. Embe’ Lukaku non solo ha sceso la panza, ma ha fatto 14 gol e 10 assist, mettendo lo scuorno in faccia a Lautaru Martinez che si è fermato a 12.
Giovanni Di Lorenzo? Non poteva stare dieci minuti tranquillo
Dicono che l’hanno già visto di nuovo con il taccuino degli amici in mano. Ti stai rendendo conto? E il capitano? Giovanni Di Lorenzo no? L’anno scorso se ne voleva andare. Uè da quando sei arrivato tu a Napoli per lui è finita la pace. Non poteva stare dieci minuti tranquillo che squillava il telefono ed eri tu che gli chiedevi di rimanere. Poi gli hai fatto fare la serenata sotto il balcone. E gli hai mandato un cartone di sfogliatelle.
Poi gli hai regalato un abbonamento triennale alla pescheria. Poi una chiavetta usb con il brano “Resta con me” di Riccardo Cocciante. E alla fine il ragazzo è rimasto. Per sfinimento, forse. Ma comunque è rimasto. E mo’, na sera ‘e maggio tieni ‘o curaggio ro’ lassà? Non mi sembra corretto. Valuta poi tutti i conti che ti sono stati finora abbonati, ma che dovrai saldare certamente nel caso di addio.

Perché pensi che l’autista che ha trovato la carrozzeria del bus scoperto sfondato dalle poderose mazzate che hai sferrato senza pietà con quelle mani sante e venerabili ma pesanti come l’acciaio, durante la sfilata trionfale non emetta fattura se te ne vai? Perché pensi che i cristiani che sono stati innaffiati con lo champagne che tu giustamente hai distribuito come una fontana per condividere l’emozione con il tuo popolo, non ti manderanno la distinta della lavanderia?
E pensa infine pure all’amore della tua vita: Elisabetta tua moglie, donna elegante e gentile. Anche lei è legata a Napoli, si trova tanto bene, lo ha detto anche ai tifosi. È amicissima di Jacqueline con la quale si confronta, parla, scherza. Sta’ bbon’ qua insomma. Ti conviene farla arrabbiare dopo che hai visto quello che è capitato a Macron con la sua adorata Brigitte? Non mi pare il caso di rischiare, dai. Un altro anno te lo puoi fare Anto’. Che te ne importa.
Pensaci Antoniosempresialodato. Pensaci bene.
Ripartiamo insieme AntonioContesempresialodato. Ripartiamo da quello che abbiamo costruito quest’anno. Una costruzione bella, solida, importante. C’è fiducia ormai tra di noi. Ho parlato pure con Aurelio e sono certo che stavolta non ti verrà promesso Mascherano e po’ arriva David Lopez. Fidati, ha detto che fa ‘o squadrone.
Pensaci Antoniosempresialodato. Pensaci bene. Noi tifosi ansiosi te lo diciamo con le note dolci dell’immenso Pino Daniele che pure lui sta soffrendo un po’ da lassù: “Resta, resta cu mme”.
 
             
		

