C’è anche il suo nome nell’elenco dei giovani musicisti campani risultati idonei dopo l’audizione per entrare nell’“Academy Orchestra” del San Carlo. Ma chi conosce Christian Coppola, 17enne agerolese, non si sarà sorpreso più di tanto. Che il giovanissimo musicista è un talento assoluto, un predestinato insomma, ormai non è più un mistero. Sono diversi gli attestati che ha ricevuto fino ad ora, ma la soddisfazione più grande, anche perché è la più recente, è quella di aver superato le selezioni indette dalla Fondazione Teatro di San Carlo risultando idoneo per prendere parte all’Academy Orchestra, un “Corso di Tecnica Orchestrale” nella sezione riservata agli studenti dei licei musicali. La sua prova con rullanti e piatti, su esercitazioni composte dal maestro Daniele Erbaggio che l’ha iscritto anche al concorso, ha convinto la giuria che ha certificato il valore di un ragazzo che ha una strada luminosa da percorrere.
Christian Coppola: determinazione e talento
Dietro quell’aria sbarazzina e un po’ trasognata propria degli adolescenti, Christian nasconde una determinazione e un talento smisurati. Basta farlo accomodare sullo sgabello della sua batteria per capire che non si tratta del capriccio di un adolescente vanaglorioso. Ma di un talento profondo alimentato da uno studio che si trasforma spesso in divertimento puro. “Due o tre ore al giorno – spiega Christian – non me le faccio mai mancare. Ma in realtà passo ore e ore a suonare a ruota libera quello che mi piace di più”.
A quattro anni
Che sia un predestinato emerge anche dai racconti della madre e della zia che ancora ricordano come “A quattro anni aveva già iniziato a sorprendere tutti noi percuotendo con le posate e con qualsiasi altro oggetto che gli capitasse tra le mani, le pentole di casa come fossero rullanti e tamburi. E il risultato era davvero incredibile”.
La strada era tracciata e l’esordio arriva grazie al Gruppo Folk di Agerola nel quale papà Mario si esibiva suonando i piatti. Il piccolo Christian aveva già capito che la musica sarebbe ben presto entrata prepotentemente nella sua esistenza per non uscirne più. “A quattro anni e mezzo – spiega lo stesso Christian Coppola – ho partecipato al mio primo saggio con il professore Antonio De Cola a Sant’Antonio Abate”. Era così piccolo che non lo si vedeva spuntare da dietro all’enorme muraglia di ferro, pelle e plastica che maneggiato con sapienza è in grado di produrre tutti i ritmi possibili. “A sei anni ho comprato la mia prima batteria e da allora non ci siamo mai più lasciati”.
Batteria, orchestre e singoli
La passione ha travolto il giovanissimo Christian Coppola che frequenta il quarto anno del liceo musicale “Francesco Severi” di Castellammare di Stabia, dove è apprezzato anche dai prof per i quali in diverse circostanze è un vero e proprio punto di riferimento. D’altra parte pochi, alla sua età, possono contare un curriculum già così ricco. Tra le esperienze più importanti la partecipazione nel 2015 alla trasmissione “I fatti vostri” in onda su Rai 2. Allora aveva solo 13 anni, ma affrontò le telecamere e niente poco di meno che Giancarlo Magalli senza alcuna esitazione. Altro segno del destino. “Ero molto felice, ma non emozionato. In fondo suonare la batteria è quello che mi piace fare e ogni occasione è buona per farlo anche stando davanti ad una telecamera. Le emozioni sono proiettate tutte sulla batteria”. Poi una serie di concorsi vinti con orchestre e singoli e di performance ad Agerola e non solo. È un membro stabile della big band della scuola. Con Peppe Sannino ha partecipato anche a una Master Class il 23 marzo 2018. Da segnalare anche la sua collaborazione con Drum Art, una delle realtà artigianali per quel che riguarda la produzione di rullanti e bacchette di qualità molto elevata, più importanti d’Italia. Infine lo scorso anno ha ricevuto una menzione speciale al teatro Rossini a Pesaro per la sua esibizione in un particolare arrangiamento di “O fortuna” dei Carmina Burana.
Appassionato di rock non disdegna jazz e blues, Christian sogna di dare il ritmo con la sua batteria ai brani re del rock italiano: “Vasco è Vasco e sarebbe davvero bello poter suonare un giorno insieme a lui”.
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