“Ricett o pappice ‘nfaccia a noce ramm o tiemp che po t sportos”: questo è il proverbio napoletano che potrebbe riassumere in maniera sufficientemente adeguata l’impresa di Luca Milo, 41enne residente ad Agerola, fresco campione nazionale di Magic il fantacalcio organizzato dal celebre quotidiano sportivo “La Gazzetta dello Sport”. Un gioco che tutti conoscono e che gli appassionati di calcio idolatrano ad ogni latitudine perché, con un pizzico di immaginazione, consente a coloro che vi partecipano di sentirsi per la durata del campionato, allenatori di Serie A. Ebbene dopo un quarto di secolo di tentativi, che già in passato gli avevano fruttato un terzo posto (con la vincita di un’automobile) e diversi altri piazzamenti, il sogno si è finalmente avverato. Insomma era solo una questione di tempo.
Fantacalcio: tutt’altro che un semplice passatempo
E una questione di tempo è anche la decisione di partecipare ad un gioco che solo all’apparenza sembra facile. Ma per chi ne ha fatto quasi una ragione di vita, e Luca è di sicuro tra questi, rappresenta tutt’altro che un semplice passatempo. Innanzitutto bisogna avere una competenza calcistica non indifferente e il nuovo Campione d’Italia ne ha da vendere essendo stato anche un calciatore della Juveagerolina. È necessario quindi studiare ed aggiornarsi costantemente e conoscere a menadito l’intero panorama dei calciatori che prendono parte al campionato di Serie A e le caratteristiche di ognuno. Questo è solo il primo passo per poter nutrire qualche speranza di vittoria. Una volta affrontato questo step si passa all’allestimento della rosa che avviene comprando, durante un’asta con tutti gli altri partecipanti (in questo caso ovviamente l’asta avviene in Rete) con una cifra immaginaria (i fantamilioni) uguale per tutti, da investire nel migliore dei modi per assemblare la squadra che più si avvicina alla propria idea di gioco.
Studio e fantamilioni
E si, perché scegliere come investire al meglio i fantamilioni non è affatto causale, ma frutto di studio, di intuito e perché no anche di un pizzico di fortuna. Che però, come sappiamo, aiuta gli audaci. Non si vince, infatti, semplicemente acquistando i calciatori più quotati. C’è un bilancio da salvaguardare e il rischio di spendere in maniera irrazionale può impedire di completare la rosa in maniera adeguata. Idee chiare e capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, rappresentano qualità indispensabili per puntare alla vittoria. Quanto tempo avrà impiegato Luca per mettere a punto la strategia che poi si è rivelata vincente? Molto. Almeno tanto quanta è la sua passione per il calcio.
Juveagerolina e ‘o Capitano
Passione trasferitagli dal padre, Luigi, icona della Juveagerolina e instancabile capitano dal 1960 al 1972. Un ruolo, quello di capitano, che gli è rimasto attaccato addosso fino alla fine. Per tutti, infatti, è stato Luigi ‘O Capitano, premiato per il suo attaccamento alla maglia anche dal Comune di Agerola qualche anno fa. E al quale, nel 2008, è stato concesso di tenere tra le mani la Coppa del Mondo vinta dall’Italia nel 2006 durante una cerimonia svoltasi a Scala (kermesse alla quale partecipava anche Sandro Pizzul). Ed ecco che con questo è indizio è possibile comprendere la scelta del nome della squadra “Luigi ‘o Capitano 93”.
Un traguardo storico
Difensore roccioso, con qualche puntatina a centrocampo e poi in attacco anche Luca Milo è stata una colonna della Juveagerolina in tempi più recenti. Poi appese le scarpe al chiodo a 24 anni perché, “gli piace mangiare” come lui stesso, scherzosamente, ammette. Un ragazzo benvoluto ad Agerola, che festeggia insieme a lui un traguardo davvero storico. Anche il primo cittadino Luca Mascolo ha inteso fargli i complimenti con un post dedicato a questa stupenda affermazione.
“Un sogno che si avvera”
“Oggi è una giornata speciale” ha scritto Luca Milo sul suo di profilo. “Oggi realizzo un sogno personale che portavo avanti dall’adolescenza: diventare campione d’Italia in un gioco fantasioso legato al mio sport preferito, il gioco del calcio. Questo gioco è il Fantacalcio e da oltre 20 anni il più ambito è il fantacalcio della Gazzetta dello Sport. Vincerlo significa superare i più bravi fantacalcisti italiani e quindi le difficoltà sono infinite. Il mio pregio è la perseveranza che cerco di infondere ai miei figli ma anche a tutte le persone che mi sono vicino. Le mie squadre hanno quasi tutte un nome “Luigi o’ Capitan”…era il sorprannome di mio padre, capitano e leggenda calcistica del mio paese “Agerola”. A lui e a mia mamma Rosa che mi guardano dal cielo, a mia moglie Elodia ed ai miei figli Rosanna e Luigi che hanno pazienza nel farmi dedicare il tempo necessario a questo gioco, ai miei suoceri, ai miei fratelli e nipoti, ai miei colleghi, ai miei amici fantacalcisti, a tutti quelli che mi vogliono bene ma anche a chi non me ne vuole, dedico questa vittoria! Campione d’Italia 2018/2019!”.
Alla ricerca di un tecnico…
La Juventus, che pare sia alla ricerca di un tecnico, potrebbe farci un pensierino… anche se pure Luca Milo, come altri possibili candidati il cui nome circola (secondo me a sproposito) insistentemente in questi giorni, è un grande, grandissimo tifoso del Napoli. Complimenti Luca! Complimenti campione d’Italia!
Seguici sui nostri canali social per restare sempre aggiornato!
Facebook – Twitter – Instagram