Safer Internet Day: i numeri del cyberbullismo nel 2018

Cyberbullismo: negli ultimi dodici mesi, è emerso che 43 casi sono stati di sextortion (estorsione a sfondo sessuale), 240 contro adolescenti

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Trecentottantanove casi di cyberbullismo accertati nel 2018. A denunciarlo è il report pubblicato nel Safer Internet Day dove la polizia postale ha diffuso i dati della lotta alle violenze sulla rete nell’ultimo anno solare. Gli episodi accertati sono aumentati rispetto al 2017 quando furono in totale circa 355. 

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Cyberbullismo: sextortion, cos’è

Negli ultimi dodici mesi, è emerso che 43 casi sono stati di sextortion (estorsione a sfondo sessuale), 240 contro adolescenti dai 13 ai 17 anni, 88 verso giovani dai 10 ai 13 anni e 18 che hanno colpito invece bambini sotto i 9 anni. Sono numeri che preoccupano le forze dell’ordine, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli: il cyberbullismo contro i bambini è aumentato nel giro di un anno. I messaggi di odio fra coetanei circolano soprattutto sulle applicazioni di messaggistica istantanea, come per esempio WhatsApp e Telegram e dove è molto difficile risalire al colpevole iniziale, ovvero a chi ha diffuso per primo il materiale compromettente. 

La privacy dei più giovani

A disposizione delle famiglie, comunque, c’è la Legge Ferrara, introdotta dallo Stato nel lontano 2017. Quest’ultima dà la possibilità alle vittime di cyberbullismo di chiedere a Facebook, o altri siti internet e social, di rimuovere foto o video che vadano a violare la privacy dei ragazzi. Se dovessero rifiutarsi, potrebbe entrare in gioco il Garante della Privacy che così potrebbe far rispettare il volere dei singoli ragazzi imponendo l’eliminazione del materiale entro 48 ore. Dopo una prima fase di studio, la legge ha aiutato diverse famiglie in tutto il 2018 ma c’è ancora da fare ancora molta strada, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione.

Denunciare

Il primo passo dopo un episodio di cyberbullismo è la denuncia alle forze dell’ordine che purtroppo è una prassi poco comune in Campania. Fra le regioni italiane, quest’ultima è una delle poche che non ha all’attivo nessun esposto alla polizia postale per casi di cyberbullismo. Tutti gli episodi accertati riguardano gli adulti. Vergogna, paura di non essere tutelati e tanto altro: le cause della mancata collaborazione con le forze dell’ordine possono essere varie.

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