Pulitzer 2018. Caso Weinstein e Russiagate sono le inchieste dell’anno. Assegnati i Pulitzer 2018, New Yorker, New York Times e Washington Post si confermano bandiere del giornalismo mondiale. Le testate newyorkesi vincono il premio “servizio pubblico” per lo scandalo sulle molestie sessuali che ha travolto Hollywood.
Il produttore Harvey Weinstein è stato accusato di aver abusato di attrici per trent’anni, approfittando della sua posizione. Dall’inchiesta è nato il movimento #MeToo contro abusi e molestie sul lavoro. Condiviso da New York Times e Washington Post il premio “politica interna” per il lavoro sulle interferenze russe nelle elezioni americane del novembre 2016. Una risposta a Trump che ha bollato entrambe le inchieste come fake news.
Il NyTimes vince un Pulitzer anche per una serie di cartoni che hanno raccontato l’odissea di una famiglia di profughi siriani all’ingresso negli Usa. Premiati invece Arizona Republic e Usa Today per i servizi sul muro che il presidente Trump vorrebbe al confine con il Messico. Nella sezione musica trionfa, per la prima volta in 102 anni un rapper, Kendrick Lamar, per l’album “Damn”.
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