Festival Internazionale del Giornalismo 2018: di cosa si parlerà?

Festival Internazionale del Giornalismo 2018. Dall’11 al 15 aprile Perugia ospiterà 700 speaker da 44 diversi Paesi, 200 volontari, un pubblico internazionale

2
1248

festival internazionale del giornalismo 2018

Festival Internazionale del Giornalismo 2018: di cosa si parlerà? L’attacco ai giornalisti nel cuore dell’Europa, la rivoluzione digitale, i movimenti di protesta e le democrazie in crisi. Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso della XII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo 2018 di Perugia. Presentato ufficialmente nelle scorse ore, il Festival verterà anche sull’omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak che stava indagando sull’infiltrazione della ‘ndrangheta nelle massime istituzioni del suo Paese.




Festival Internazionale del Giornalismo 2018: qualche numero

Dall’11 al 15 aprile Perugia ospiterà 700 speaker da 44 diversi Paesi, 200 volontari, un pubblico internazionale in arrivo da tutto il mondo e poi confronti, workshop, interviste, spettacoli, musica e documentari. “Tra gli argomenti del Festival Internazionale del Giornalismo 2018: – hanno fatto sapere gli organizzatori – disinformazione, cambiamento climatico, cyber guerra e propaganda, intelligenza artificiale, alt-right e populismo, crisi umanitarie, giornalismo investigativo, reddito di base, fiducia nei media, migrazioni, fact-checking e debunking, data journalism, engagement, start-up, alfabetizzazione alle notizie, giornalismo locale, molestie sessuali sul luogo di lavoro, diversità e inclusione, servizio pubblico, business model, libertà di espressione, filantropia nei media, e tanto altro ancora”.

Sponsor e main sponsor

Main sponsor della XII edizione del Festival sono Facebook e Google, gold sponsor
Amazon ed Eni, main partner istituzionale è come sempre la Regione Umbria. “Ringraziamo tutti gli sponsor, grandi e piccoli, per il loro supporto. Il programma del Festival è il risultato anche della partecipazione di molte persone, organizzazioni, istituzioni e media. Li ringraziamo tutti per il loro contributo”.