La libertà di stampa (2018) in Italia. Più minacce ai giornalisti

Libertà di stampa 2018. Il rapporto annuale di Reporters sans frontières: migliora la posizione del belpaese che da 54esimo passa al 46esimo posto

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In Italia aumentano le minacce contro i giornalisti. A lanciare l’allarme è Reporters sans frontières nel rapporto annuale sulla libertà di stampa. Migliora la posizione del belpaese che dal 54esimo passa al 46esimo posto su 180 Paesi esaminati, ma “una decina di giornalisti italiani sono ancora sotto una protezione permanente e rafforzata della polizia dopo le minacce di morte proferite, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti”, soprattutto in Calabria, Sicilia e Campania, ma anche a Roma.

libertà di stampa 2018

I reporter, però, dimostrano “coraggio e resilienza“, poiché, “nonostante tutto, continuano a pubblicare le loro inchieste”. Osservata anche la politica. Nell’occhio del ciclone è finito il Movimento 5 Stelle poiché “ha spesso condannato la stampa per il suo lavoro e non esita a comunicare pubblicamente i giornalisti che lo disturbano”. Per queste ragioni “numerosi addetti all’informazione sono sempre più preoccupati a causa della recente vittoria alle elezioni legislative” dei grillini.

Non solo. Spesso i giornalisti italiani subiscono “pressioni da parte dei politici e optano sempre più di frequente per l’autocensura”. Inoltre, un “recente progetto di legge fa pesare sugli autori di diffamazione contro politici, magistrati o funzionari pene fino a 6-9 anni di reclusione”.

Insomma, seppur l’Italia sia meglio piazzata rispetto all’anno scorso, è ben lontana dagli altri Stati membri; mentre la situazione dei lavoratori dell’informazione resta tutt’altro che rosea. La classifica è guidata dalla Norvegia seguita da Svezia, Olanda e Finlandia. Alla 15ma posizione la Germania, la Spagna 31ma, la Francia 33ma e il Regno Unito 40mo. Ultima, invece, la Corea del Nord.

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