Minacce e truffe con i bitcoin: il gruppo di hacker che spaventa il Paese

L’unico modo per fermare la macchina di fango è quello di utilizzare i bitcoin, questa nuova criptovaluta che si sta diffondendo a macchia d’olio

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Minacciare o truffare ignari utenti del web e farsi pagare in bitcoin così da non essere rintracciati. E’ questa la nuova frontiera del raggiro che si sta diffondendo nelle ultime settimane in provincia di Napoli, particolarmente fra Sorrento e Castellammare. Protagonista della vicenda è un gruppo di hacker il quale, dopo aver raccolto materiale sulle loro prede (spesso foto hot o cronologia di ricerca hard), minacciano di renderlo noti al vasto pubblico del web.

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L’unico modo per fermare la macchina di fango è quello di utilizzare i bitcoin, questa nuova criptovaluta che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo. Il motivo? Semplice, così facendo non potrebbero mai essere localizzati in quanto i bitcoin non fanno parte dei soliti circuiti internazionali di credito dove è possibile rintracciare il flusso del denaro. Ma cosa sono in effetti? I bitcoin stanno pian piano entrando nel mondo del commercio e in molti paesi stanno sostituendo, in precisi casi, il pagamento in contante e con carta di credito.

Non a caso, tanti esperti ai lavori sono sicuri nel dire che questa criptovaluta possa essere la moneta del futuro che andrà a sostituire quelle attualmente presenti. Ed ecco che i truffatori dell’area partenopea ne hanno subito approfittato: ormai in provincia di Napoli c’è stato il grande salto verso la tecnologia. Addio alle solite minacce facilmente rintracciabili: oggi tutto avviene nel virtuale e con metodi sempre più sofisticati. Sul fenomeno, comunque, indagano le forze dell’ordine con la Procura di Torre Annunziata che ha aperto un’inchiesta per chiarire il modus operandi e identificare gli hacker.

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