Buongiorno 29 marzo 2018: buongiorno così così da Effequadro! Ecco le principali notizie, in pillole, scelte da noi per cominciare la giornata. All’interno dei testi troverai i link per gli approfondimenti. Non dimenticare di lasciarci un commento, di condividere le notizie di oggi, giovedì 29 marzo, e di seguire QUI la nostra pagina per restare sempre aggiornato.
Buongiorno 29 marzo – Buongiorno così così
Amri – House – Livorno – Alessandria
Amri
Per il terzo giorno consecutivo le forze dell’ordine sono impegnate in un’operazione antiterrorismo. A Roma e a Latina sono state arrestate 5 persone legate ad Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino di Natale 2016. Si tratta di una rete di cittadini tunisini. Tra di essi un uomo radicalizzato che visionava materiale su come usare armi e affittare camion.
House
Nei pressi di un casolare che si trova vicino al vecchio Hotel House di Porto Recanati, in provincia di Macerata, la guardia di finanza ha ritrovato ossa e resti di capi di abbigliamento. Un vero e proprio cimitero degli orrori. Le ossa apparterrebbero a 4 o 5 cadaveri. Potrebbero esserci anche i resti di Cameyi Mossamet, una 15enne scomparsa ad Ancona a maggio 2010. Gli inquirenti stanno predisponendo tutti gli esami per risalire all’identità delle vittime che potrebbero essere migranti irregolari.
Livorno
Sono in corso tutti gli accertamenti da parte delle autorità per capire cosa ha causato l’improvvisa esplosione che ieri al porto di Livorno ha ucciso 2 persone. A perdere la vita sono stati Nunzio Viola, 52 anni, e Lorenzo Mazzoni, 25 anni, lavoratori della Labromare. Gli operai specializzati in bonifiche stavano effettuando attività di pulizia. La Procura di Livorno ha aperto un’indagine per omicidio colposo plurimo. L’esplosione ha coinvolto un silos della società Neri dedicato alla conservazione di acetato di etile.
Alessandria
In una classe di prima superiore di Alessandria un’insegnante di supplenza disabile sarebbe stata legata, presa a calci, derisa e insultata dai propri studenti. La scena sarebbe stata ripresa anche da telefonini, ma non ci sarebbe traccia dei video. A riportare l’incredibile episodio è il quotidiano La Stampa. Dopola diffusione della notizia i genitori degli alunni, tutti sospesi dalle lezioni, hanno smentito il fatto che la professoressa fosse stata legata e immobilizzata con del nastro adesivo.
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