Corre l’hashtag – 1 febbraio 2018 – #Amazon – #leucemia

Corre l'hashtag: gli hashtag di maggior tendenza oggi 1 febbraio 2018 sui social network scelti da Effequadro. Il brevetto sui braccialetti di Amazon e la nuova cura per la leucemia

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Corre l'hashtag - 1 febbraio 2018

Tra gli hashtag di maggior tendenza oggi 1 febbraio 2018 ci sono #Amazon e #leucemia.

Il primo hashtag riguarda il brevetto depositato dalla multinazionale dell’ecommerce riguardante un braccialetto elettronico che monitorerà gli ordini e i lavoratori. Si tratta di una sorta di computer da polso che guiderà i dipendenti dei centri logistici verso i prodotti da impacchettare, tracciando così i movimenti di chi lo indossa. Il brevetto risale al 2016 ed è stato approvato lo scorso 30 gennaio. Polemiche sono state sollevate per quanto riguarda la privacy, visto che i lavoratori saranno tenuti costantemente sotto controllo.




Da Twitter, Filippo Cassini: “Se fosse vera questa storia del braccialetto elettronico ai dipendenti, Amazon avrebbe oltrepassato nettamente il confine fra il lecito controllo e la schiavitù”.

L’hashtag #leucemia è relativo all’annuncio dell’ospedale Bambino Gesù di Roma che ha trattato un bimbo di 4 anni malato di leucemia linfoblastica acuta con la tecnologia innovativa CarT. Quest’ultima è stata sperimentata per la prima volta con successo nel 2012 negli Stati Uniti su pazienti con tumori al sangue che prima non avevano possibilità di guarigione. Così è stato per il piccolo curato a Roma, già sottoposto a chemioterapia e trapianto di midollo. I medici del nosocomio della capitale hanno invece reso noto che dopo il trattamento Car-T il bambino sta bene ed è stato dimesso, nel suo midollo non ci sono più cellule leucemiche. Car (Chimeric antigen receptor) e T (un tipo di linfociti): parliamo di cellule prelevate dagli stessi pazienti in cura modificate geneticamente in laboratorio e reinfuse ancora negli ammalati.

Da Twitter, Beatrice Lorenzin: “Caloroso e Sincero plauso a medici e ricercatori dell’ospedale Bambino Gesù per il successo del trattamento innovativo di terapia genica con cui è stato curato, per la prima volta in Italia, un bambino di 4 anni affetto da leucemia linfoblastica acuta”.