Il pilota automatico è più bravo di noi alla guida? – Gallina in fuga

Le auto con pilota automatico, dati alla mano, potrebbero salvare 50 milione di vite dagli incidenti stradali, mosquitos, gatti e Super Santos esclusi

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Il pilota automatico è più bravo di noi alla guida? Gallina in fuga è la rubrica di Effequadro a cura di Marianna Di Nola che si fa leggere tutta d’un fiato, che fornisce particolari punti di vista sull’attualità e sui media, che prende in giro un po’ tutti. Forse anche lo stesso Effequadro.

pilota automatico

Gallina in fuga

Il pilota automatico è più bravo di noi alla guida?

Le auto con pilota automatico, dati alla mano, potrebbero salvare 50 milione di vite dagli incidenti stradali, mosquitos, gatti e Super Santos esclusi. Risale a due anni fa, in Florida, il primo incidente mortale di una Tesla S in modalità autopilota. Il dilemma su chi ricadesse la responsabilità, uomo o macchina, in questo caso è stato risolto abbastanza serenamente. E’ colpa dell’uomo, il pilota automatico assiste l’uomo, non lo sostituisce e necessita quindi della supervisione umana.

Noi vogliamo andare oltre e chiederci se, oltre tutti i sensori di parcheggio, la retrocamera, l’autofrenata, l’uomo voglia veramente privarsi della guida. Litighi col moroso? Vai a fare quattro km in auto, ti distrai, compri le sigarette e, a volte, ritorni. Lasci l’auto e il malvivente vuole fregartela. L’auto si avvia? Sì, no? Riconosce la natica del suo padrocino e si autoconduce alla prima stazione di carabinieri?

Ci sarà un periodo in cui viaggeranno auto con uomini alla guida e auto guidate da radar e/o laser. In quel caso, chi litigherà con il conducente dalla guida violenta? L’auto?
E cosa esattamente farà l’uomo mentre l’auto si autocondurrà? Forse mangerà, manderà messaggini, farà selfie e potrà truccarsi allo specchietto retrovisore in grazia di dio.

In conclusione, sostituiamo l’uomo con il pilota automatico poiché la macchina è più affidabile dell’uomo e ci saranno meno incidenti stradali. La guida però è assistita, ha bisogno della soprintendenza dell’uomo e, in casi estremi, del suo ultimo intervento.
L’uomo non avrà bisogno della patente per guidare ma di una licenza diversa che lo educherà a stare alla regia dell’auto intelligente.

Ma non avevamo fatto abdicare l’uomo in favore della scienzologia perché di lui non ci si fidava? Mo’ lo mettiamo a supervisionare sul lavoro della macchina tecnologicamente avanzata?
Qualcosa non va.

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