Politica 2 marzo 2018 – Obiettivo 4 marzo
I quattro scenari del dopo – voto
Si avvicina lo “show – down” elettorale. Il 4 marzo è alle porte e, da lunedì prossimo, si ragionerà sui numeri e, soprattutto, sulle ipotesi per dare un governo all’Italia. Sono quattro le ipotesi al vaglio del presidente Sergio Mattarella.
La prima, in caso di vittoria schiacciante del centrodestra, è quella di affidare il compito di fare un governo al leader designato dal primo partito della coalizione: Antonio Tajani per Forza Italia, Matteo Salvini per la Lega e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia. Ma se il centrodestra non dovesse avere i numeri, cosa accadrebbe?
A quel punto tornerebbero in campo tre scenari: il primo prevede le classiche “larghe intese” tra Forza Italia e centrosinistra, con il Pd che potrebbe tornare sulla scena soprattutto nel caso in cui risultasse il primo gruppo parlamentare in un ramo del Parlamento (Renzi pensa al Senato).
L’altra ipotesi è quella di un governo cosiddetto “populista” tra Movimento 5 Stelle (che dovrebbe essere il partito di maggioranza relativa), Lega e Fratelli d’Italia. Non vanno escluse ovviamente anche le piste che portano ad un Movimento 5 Stelle insieme a Pd e LeU (e questo si potrebbe verificare già il 23 marzo, ovvero durante l’elezione dei presidenti di Camera e Senato) oppure, come ultima ratio, quella di un governo del presidente, nominato da Mattarella, con il compito di fare una nuova legge elettorale e riportare il Paese al voto nel giro di un anno.