Buongiorno così così – 20 gennaio 2018

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Il 2018 è partito con il piede sbagliato per Donald Trump, nonostante il suo annuncio di pochi giorni fa sulla crescita dell’economia. Il Congresso ha bocciato il rifinanziamento del bilancio del governo, facendo scattare lo #shutdown, ovvero la chiusura degli uffici amministrativi federali.

In pratica sono bloccati esercito, poste, giustizia, borsa, traffico aereo e ferroviario e così via. L’ultimo shutdown risale al 2013, durò 16 giorni e circa 850mila dipendenti furono messi in congedo, ma furono comunque garantiti i servizi essenziali. Il Congresso stavolta ha bocciato la misura 50 voti a 49.

I democratici accusano Trump di non aver cercato un accordo bipartisan su diversi temi tra cui sul rinnovo della copertura sanitaria per milioni di bambini e sui dreamer, le 800mila persone arrivate negli Usa da bambini con genitori immigrati illegali. Il presidente ha infatti cancellato il programma del suo predecessore Obama per la loro protezione.

Dall’altra parte del mondo, l’Unicef ha diffuso un rapporto nel quale si legge che in #Iraq sono oltre 4 milioni i bambini colpiti dalla guerra. Il numero comprende i piccoli rimasti uccisi, quelli costretti a combattere e quelli che “porteranno per tutta la vita cicatrici sia fisiche sia psicologiche perché esposti a livelli di violenza senza precedenti”.

In Italia, a Milano, i lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro le #mortibianche dopo gli incidenti sul lavoro avvenuti nel capoluogo lombardo e in provincia di Brescia in cui hanno perso la vita 5 persone.

A preoccupare sono anche le condizioni dell’aria che respiriamo. Dopo i Wind days gli alunni di Taranto sono tornati nelle scuole del rione Tamburi, non lontano dall’Ilva, trovando i banchi sommersi dalla polvere minerale. Il 30 gennaio l’Italia è stata invitata dall’Ue ha riunirsi per discutere del grave problema dell’inquinamento atmosferico. Sono 9 i Paesi che devono affrontare le procedure d’infrazione per il superamento dei limiti. –