Buongiorno così così – 4 febbraio 2018 – Erdogan – Siria – Cosentino – Thurman

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Buongiorno 4 febbraio 2018

Buongiorno così così – 4 febbraio 2018

Erdogan – Siria – Cosentino – Thurman
Erdogan

Il presidente della Turchia Recep Tayyp Erdogan è in Italia per incontrare Papa Francesco, il presidente Sergio Mattarella ed il premier Paolo Gentiloni. Erdogan ha rilasciato un’intervista a La Stampa, spaziando dall’adesione all’Unione Europea che “non può essere sacrificata a calcoli di politica interna”, alla possibilità di cooperazione con l’Italia sulla Libia fino alla questione di Gerusalemme. Per il presidente turco lo status della capitale d’Israele “deve essere preservato, sulla base delle risoluzioni Onu, assicurando a musulmani, cristiani ed ebrei di vivere in pace, fianco a fianco. L’unica via è la soluzione dei due Stati”. Erdogan ha anche parlato dell’intervento militare in Siria, nell’area di Afrin, affermando che lì si stanno combattendo solo i terroristi.

Siria

Proprio in Siria poche ore fa è stato ucciso dai ribelli il pilota di un jet militare russo Su-25 che era stato abbattuto. La notizia è stata diffusa dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus). Ancora nessun commento da Mosca.

Cosentino

In Italia è tornato libero l’ex sottosegretario all’Economia del Governo Berlusconi nonché coordinatore regionale campano di Forza Italia Nicola Cosentino, dopo aver trascorso 4 anni in carcere o ai domiciliari. Cosentino ha rimediato 4 condanne in altrettanti procedimenti a suo carico. Quella più pesante è relativa al processo che lo vedeva imputato per concorso esterno in associazione camorristica in quanto referente politico nazionale del clan dei Casalesi. In questo caso gli sono stati inflitti 9 anni di carcere. La decisione di scarcerarlo è stata presa dalla Corte d’Appello di Napoli: Cosentino avrà comunque l’obbligo di firma.




Thurman

Negli Usa stanno facendo molto discutere le denunce dell’attrice Uma Thurman contro l’ormai noto ex produttore della Miramax Harvey Weinstein, ancora per molestie, e contro il regista Quentin Tarantino, che per girare una scena avrebbe messo a rischio la vita stessa della diva. Thurman ha parlato al New York Times: “Poco dopo la prima di Pulp Fiction, Weinstein mi sbatté sul letto. Cercò di spingersi dentro di me e di calarsi i pantaloni. Non mi violentò, ma era come se io fossi stata un animale che cercava di liberarsi”. Su Tarantino, invece, l’attrice ricorda che durante le riprese di Kill Bill in Messico il regista la mise alla guida di una vecchia auto su una strada sterrata e pericolosa. L’auto andò a sbattere e Thurman rimediò lesioni alle gambe e una commozione cerebrale. L’attrice doveva andare a 60 all’ora oppure “i capelli non voleranno come si deve e ti farò ripetere la scena”. Il video di quanto accaduto sul set di Kill Bill è visibile qui.

Dissenso Comune

Poche ore prima della denuncia di Uma Thurman anche in Italia, sulla base del caso Weinsten e delle denunce di molestie raccolte anche nel nostro Paese, ben 124 attrici e lavoratrici dello spettacolo hanno sottoscritto una lettera manifesto chiamata Dissenso comune. “Unite per una riscrittura degli spazi di lavoro e per  Thuna società che rifletta un nuovo equilibrio tra donne e uomini”.