Scandalo Facebook, lo strano caso del centro Anton Dohrn di Napoli

La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli chiude la sua pagina Facebook. Perché? Ecco le ipotesi a diversi giorni dallo scoppio della bufera

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“La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli chiude la sua pagina Facebook al fine di garantire la tutela della privacy degli utenti che seguono i suoi aggiornamenti quotidiani”. E’ questo l’incipit di un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore dall’ufficio stampa della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Il riferimento è al caso dei dati degli utenti utilizzati per scopi politici in cui sono coinvolti Facebook e la società Cambridge Analytica.

anton dohrn di napoli

Molti giorni dopo

La decisione del centro partenopeo è arrivata improvvisamente e diverse settimane dopo lo scoppio della bufera. Nei giorni immediatamente seguenti sono stati in molti a lasciare il social network fondato da Mark Zuckerberg. Ha fatto molto rumore l’abbandono da parte di Tesla, e lo stesso hanno fatto molti sponsor. In questi casi, però, la decisione è maturata non tanto per la “sicurezza” in sé, come una forma di protesta e come perdita di fiducia nei confronti di Facebook, che non avrebbe saputo tutelare i dati dei propri utenti.

La via cautelativa

Lo scandalo, infatti, verte su un’app che attraverso Facebook Login chiedeva al singolo utente di poter accedere a diverse informazioni. E’ in questo modo che sono stati raccolti i dati di circa 50 milioni di utenti. Il centro Anton Dohrn di Napoli, invece, parla nella sua nota di sospensione in via cautelativa “al fine di garantire la tutela della privacy degli utenti che seguono i suoi aggiornamenti quotidiani”.




Ipotesi

Affermazioni quantomeno curiose da cui si possono fare due distinte ipotesi. La prima è che i responsabili del centro, e della comunicazione del centro, non abbiamo compreso la natura del problema che ha coinvolto Facebook, che nulla ha a che vedere con i fan delle pagine, a meno che gli stessi amministratori o app terze (oggi non è più permesso) non decidano di raccogliere informazioni in violazione dei termini d’uso della piattaforma. La seconda ipotesi è che la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli abbia trovato un modo per far parlare di sé, riuscendoci. E quindi ha fatto un ottimo lavoro.

Anton Dohrn di Napoli: il comunicato integrale

Di seguito il comunicato stampa integrale. “La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli chiude la sua Pagina Facebook al fine di garantire la tutela della privacy degli utenti che seguono i suoi aggiornamenti quotidiani. E’ questa la decisione presa dal Presidente dell’Ente di Ricerca partenopeo, Roberto Danovaro, a seguito dello scandalo che ha coinvolto il noto Social Network inventato da Mark Zuckerberg. Quest’ultimo è accusato di aver condiviso, con la società di marketing Cambridge Analytica, i dati di 50 milioni di utenti, arrivando anche a tracciare telefonate e sms.

Il fatto, pur non coinvolgendo, per quanto a nostra conoscenza, direttamente gli utenti della pagina ufficiale della Szn, ha spinto l’Ente a scegliere, momentaneamente e in via cautelativa, di sospendere le attività della pagina, sin quando non avremo la garanzia di riservatezza dei dati dei nostri numerosissimi ‘fan’. Le attività di divulgazione della Szn continueranno con gli altri social media”.