Politica 2 maggio 2018. Mirino politico: la rubrica a cura del giornalista Francesco Fusco. Ogni giorno analisi politiche, retroscena ed anticipazioni.
Politica 2 maggio – Mirino politico
Di Maio, addio al sogno da premier
Mala tempora currunt in casa M5S. La tattica del “doppio forno” intavolata da Luigi Di Maio nel tentativo di varcare la soglia di Palazzo Chigi si è rivelata un boomerang per le aspirazioni del politico di Pomigliano d’Arco. E così, in 58 giorni è stato vanificato il successo elettorale del 4 marzo scorso, quando il Movimento 5 Stelle superò la soglia del 32% alle Politiche.
A meno di clamorose novità dalla direzione del Pd in programma domani infatti, difficilmente il presidente Mattarella potrà più affidare l’incarico a Di Maio, senza un accordo politico né con la Lega né tantomeno con i democrat. Cosa succederà allora? A meno di miracoli, la soluzione che verrà non passerà più dal Movimento 5 Stelle.
Due sono le ipotesi attualmente in campo. La prima, molto difficile da realizzare, porta ad un pre-incarico al leader della Lega Matteo Salvini o al suo vice Giancarlo Giorgetti. La seconda, invece, indirizza verso un governo del presidente, con l’esecutivo guidato da una persona di stretta fiducia del presidente della Repubblica. In entrambi i casi, tuttavia, si tratterebbe di ipotesi di governo con una durata limitata alla stesura di una legge di Bilancio e alla revisione della legge elettorale. Per riportare l’Italia al voto, in autunno o magari l’anno prossimo insieme alle Europee.
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