Un Paese di Calabria: il film su Riace. Per il sindaco Mimmo Lucano

Sabato 6 e domenica 7 ottobre il film Un Paese di Calabria sarà disponibile in streaming gratuito per volere delle registi e produttrici

0
1961

Un documentario, Un Paese di Calabria, per scavare a fondo nelle condizioni di vita quotidiana di Riace, piccolo borgo in provincia di Reggio Calabria finito al centro dell’attenzione mediatica per l’arresto del primo cittadino Mimmo Lucano. Un sindaco finito agli arresti per un’incredibile vicenda giudiziaria che si concluderà in un nulla di fatto senza ombra di dubbio.

un paese di calabria

Un sindaco finito, suo malgrado, nella classifica delle cinquanta persone più influenti sulla Terra per essere riuscito a creare un modello di gestione dell’immigrazione diventato paradigma mondiale per efficienza ed umanità. Un sindaco fortemente connotato anche in chiave antindranghetista. Per mostrare a chi non ha avuto modo di conoscere dal vivo l’esperienza che da anni si sta vivendo a Riace e che ha contagiato i paesi limitrofi, Shu Aiello e Catherine Catella, registe e produttrici del film documentario Un Paese di Calabria hanno deciso di condividere la loro visione su Riace e per 48 ore, sabato 6 e domenica 7 ottobre. Il film sarà disponibile in streaming gratuito a questo link: https://vimeo.com/293162180.

Immagini che testimoniano la semplicità di un percorso umano che non ha nulla a che vedere con la retorica polverosa e imbarazzante utilizzata da un Ministro deciso a cancellare questo modello vincente e spersonalizzando la vita di migliaia di persone che quotidianamente resistono in condizioni difficili. Azioni semplici, naturali. Come il battesimo del piccolo Daniel, figlio di immigrati, al quale partecipa l’intera comunità. Azioni che hanno il pregio di svelare, il grande bluff che soggiace al tentativo di additare gli immigrati come causa di ogni male. Un bluff che a Riace hanno saputo cogliere e svelare in maniera naturale.

Immagini potenti, talmente tanto da riuscire a mettere a nudo la menzogna di quelli che, in questo caso sì per bieco interesse personale, vorrebbero ricavare dalle tragedie dell’umanità, il massimo in termini di consensi elettorali. Utili a spiccare il volo verso la propria carriera. Inutili a migliorare le condizioni di vita di quelli che stanno peggio.

Seguici sui nostri canali social per restare sempre aggiornato!

FacebookTwitterInstagram

CONDIVIDI
Articolo precedenteGuadagnare con i propri dati: è l’obiettivo di Weople
Articolo successivoPremio Francesco Landolfo: ecco il bando per la VII edizione
Nasce a Vico Equense il 19 luglio dell'Anno Domini 1980. Frequenta il Liceo Classico "E. Marini" di Amalfi. Di quei cinque anni gli resta scolpito nella mente quel pensiero, mugugnato a voce alta dal suo amico fraterno Stanislao durante la lezione della professoressa di greco quando tutti in classe prendevano appunti: "Scrivi, scrivi che poi te lo leggi". Un manifesto sul grande valore sociale che già allora veniva assegnato alla scrittura. Per questo nel 2001 diventa giornalista pubblicista. Metropolis, Il Mattino, Il Corriere dello Sport - Tutto Calcio Campania, sono i quotidiani che hanno ospitato ed ospitano la sua firma. Ha collaborato con la casa editrice Intra Moenia di Napoli. Web content per il portale online Businessonline.it. Tra le cose utili della sua vita le esperienze lavorative sparse a macchia di leopardo nella sua recente gioventù. Tra quelle meno utili la laurea in Storia e un corso di grafica editoriale. Sul master in comunicazione, social marketing e web media, vige il più stretto riserbo visto il mutuo trentennale che ha acceso per pagarselo. Soldi? Desisti. Ama la musica e si diletta con il clarinetto. Vive tra Napoli ed Agerola. Ama il (buon) vino e la (buona) compagnia.