La catena Facebook e i complottisti che non vanno mai in vacanza, neanche in estate, neanche a Ferragosto. Fanno parlare di loro costantemente e sui temi più diversi. Argomento gettonato delle ultime settimane è quello relativo alle notizie visibili su Facebook, soprattutto dopo una modifica che il social americano ha portato a termine da alcuni mesi.
Sulle bacheche di molti profili si possono notare delle catene di Sant’Antonio che invitano gli utenti a compiere determinati passaggi per poter “preservare la propria libertà di scelta e di opinione”. Infatti, secondo i creatori di questa catena Facebook, la modifica alla sezione “News” di Facebook comporta la visione in ogni singola “Home” dei post di soli 25 amici. In che modo il social identifica questi utenti? Semplice, secondo la loro versione, l’algoritmo evidenzia solo le persone che leggono i reciproci post e di conseguenza fa in modo che escano sempre le stesse notizie delle stesse persone. Nulla di tutto ciò ovviamente è vero.
Ma non tutti lo hanno capito. Ed è così che si diffonde velocemente tra gli utenti questa catena che punta diritto il dito contro i social che “aiutano la comunicazione ma non devono limitare la libertà degli individui, qualsiasi sia stata la ragione del loro iniziale contatto”. Come ogni catena che si rispetti, la pubblicazione di quest’ultima sul proprio profilo con una piccola procedura da seguire libera il proprio account dalle catene imposte dall’algoritmo. Almeno secondo le intenzioni dei creduloni.
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